Buona sera.
Premetto che non sono ancora in possesso di alcun dispositivo shelly, quindi non ho esperienze pregresse su cui basarmi e i ragionamenti qui espressi nascono solo dalla consultazione di schemi e specifiche, quindi mi farebbe comodo poter attingere dall'esperienza pratica fatta da altri utenti.
L'idea di base è inserire nell'impianto lo shelly pro 4 al fine di poter togliere tensione da un unico punto alle linee luce e prese che sono divise e vengono comandate da 2 magnetotermici.
Questo perché vivo da solo, la domotica in casa è molto presente (una ventina di dispositivi attualmente ma destinati ad aumentare) e basata sul wifi, dal lunedì al venerdì passo in casa circa 9 ore al giorno di cui 7 le passo dormendo, in pratica quindi mi disturba alimentare una quantità imbarazzante di interfacce di rete in attesa del nulla per tipo 20 ore al giorno, perché per quanto poca, è comunque energia sprecata inutilmente ogni giorno tutto l'anno.
L'intenzione è di creare una linea di "servizio" sotto un magnetotermico da 10 ampere che resti permanentemente in tensione e che alimenti dispositivi che è effettivamente necessario siano sempre in funzione:
Router
Robot pulisci pavimenti
Un Echo Flex
L'hub del termostato (tado)
Caldaia
Questi dispositivi sono tutti siti nel disimpegno d'ingresso, così come il quadro elettrico e sotto di esso trovo la scatola di derivazione collegata alla scatola 503 in cui è montata la presa che alimenta i dispositivi e il bipolare che alimenta la caldaia (attualmente tutto alimentato dalla linea prese), quindi ricablare per creare la nuova linea risulta particolarmente semplice ed economico.
Veniamo al pro 4, il quadro è così cablato:
Un differenziale magnetotermico da 25A che ha in ingresso la linea proveniente dal contatore e alla sua uscita sono collegati 1 magnetotermico da 16A (che non toccherei) e 2 magnetotermici da 10A che alimentano prese e luci.
Eliminerei gli spezzoni di cavo che collegano l'uscita del differenziale all' ingresso dei 2 magnetotermici da 10A (lasciando invariati i collegamenti in uscita dai magnetotermici) e collegherei l'uscita del differenziale alla L e alla N del pro 4, poi O1 e O2 del pro 4 verrebbero collegati alla L in ingresso dei 2 magnetotermici e la N del pro 4 la sdoppierei tramite morsetto per portarla alla N degli stessi magnetotermici che alimento con O1 e O2.
Tutti gli ingressi SW del pro 4 rimarrebbero scollegati.
In questo modo potrei dare o togliere tensione alle linee tramite comando manuale, Alexa, ifttt e qualsiasi cosa possa tornarmi utile in futuro.
In linea generale tramite ifttt aggancerei lo stato di O1 e O2 alle modalità home ed away di tado così che il geofencing di tado tolga automaticamente tensione alle linee luci e prese quando sono fuori casa e dia automaticamente tensione quando mi avvicino a casa.
Nel quadro ho spazio per aggiungere 6 moduli, quindi aggiungendo il pro 4 e il magnetotermico da 10A per la nuova linea resterebbe spazio per ulteriori 3 moduli (2 dei quali mi piacerebbe usarli per inserire un differenziale magnetotermico da 25A a riarmo automatico con modulo wifi, gewiss GWD4229P, in sostituzione dell'attuale differenziale che occuperebbe 4 moduli in luogo dei 2 dell'attuale, ma questa è un altra storia)
Quindi con gli ingombri, ci sto.
Per quanto riguarda il differenziale, se non mi sono perso qualcosa per strada, il nuovo assetto così cablato non dovrebbe impedirne il corretto funzionamento ne dovrebbe causarne interventi intempestivi.
Per quanto riguarda amperaggi e potenze in gioco, nel peggior scenario possibile su O1 e O2 non potrei mai avere più 10 ampere per singola uscita e mai più di 20 ampère totali (valore totale difficile da raggiungere essendo collegate alla linea luce solo lampade led, la cappa della cucina, accesa comunque di rado e per poco, ed in fine la presa dello specchio in bagno che alimenta solo il caricabatterie dello spazzolino da denti una volta a settimana) che si tradurrebbero in 2300W per singola uscita e 4600W in totale (calcolo medio a spanne senza la variabile dello sfasamento e assumendo che la tensione sia fissa a 230V, quindi ragionevolmente verosimile ma non preciso) quindi rientro nei limiti dei 16A per canale e 40A totali del pro 4 con la sicurezza che se anche il magnetotermico della linea prese avesse problemi, il differenziale magnetotermico a monte di tutto non lascerebbe comunque passare più di 25A dall'intero impianto, scenario comunque inverosimile in quanto ho attivato una fornitura da 3KW che non lascia ampi margini, quindi difficilmente passeranno più di 14A dal differenziale, fatto che mi infonde un senso di sicurezza spero non effimero.
Ora, nella mia testa questo è tutto bello e funzionante, ma dalla teoria alla pratica è risaputo che si può sempre riscontrare qualche differenza.
Quindi chiedo, qualcuno di voi che questi apparecchi li ha già avuti in mano, ha qualche suggerimento da dare o rileva nel post qualche fallacia logica da evidenziare?
È già noto qualche caso in cui il dispositivo è stato usato in questo modo e si ha magari già un riscontro positivo?
Pro 4 PM a monte di linea luce e linea prese
Mi sono poi accorto che il pro 4 occupa 3 moduli invece di 2 e che quindi aggiungendolo al quadro mi restano 2 moduli liberi e non 3, giusto giusto lo spazio necessario ad aggiungere il differenziale magnetotermico a riarmo automatico con il relativo modulo wifi.Zombie ha scritto: ↑domenica 24 luglio 2022, 22:56Buona sera.
Premetto che non sono ancora in possesso di alcun dispositivo shelly, quindi non ho esperienze pregresse su cui basarmi e i ragionamenti qui espressi nascono solo dalla consultazione di schemi e specifiche, quindi mi farebbe comodo poter attingere dall'esperienza pratica fatta da altri utenti.
L'idea di base è inserire nell'impianto lo shelly pro 4 al fine di poter togliere tensione da un unico punto alle linee luce e prese che sono divise e vengono comandate da 2 magnetotermici.
Questo perché vivo da solo, la domotica in casa è molto presente (una ventina di dispositivi attualmente ma destinati ad aumentare) e basata sul wifi, dal lunedì al venerdì passo in casa circa 9 ore al giorno di cui 7 le passo dormendo, in pratica quindi mi disturba alimentare una quantità imbarazzante di interfacce di rete in attesa del nulla per tipo 20 ore al giorno, perché per quanto poca, è comunque energia sprecata inutilmente ogni giorno tutto l'anno.
L'intenzione è di creare una linea di "servizio" sotto un magnetotermico da 10 ampere che resti permanentemente in tensione e che alimenti dispositivi che è effettivamente necessario siano sempre in funzione:
Router
Robot pulisci pavimenti
Un Echo Flex
L'hub del termostato (tado)
Caldaia
Questi dispositivi sono tutti siti nel disimpegno d'ingresso, così come il quadro elettrico e sotto di esso trovo la scatola di derivazione collegata alla scatola 503 in cui è montata la presa che alimenta i dispositivi e il bipolare che alimenta la caldaia (attualmente tutto alimentato dalla linea prese), quindi ricablare per creare la nuova linea risulta particolarmente semplice ed economico.
Veniamo al pro 4, il quadro è così cablato:
Un differenziale magnetotermico da 25A che ha in ingresso la linea proveniente dal contatore e alla sua uscita sono collegati 1 magnetotermico da 16A (che non toccherei) e 2 magnetotermici da 10A che alimentano prese e luci.
Eliminerei gli spezzoni di cavo che collegano l'uscita del differenziale all' ingresso dei 2 magnetotermici da 10A (lasciando invariati i collegamenti in uscita dai magnetotermici) e collegherei l'uscita del differenziale alla L e alla N del pro 4, poi O1 e O2 del pro 4 verrebbero collegati alla L in ingresso dei 2 magnetotermici e la N del pro 4 la sdoppierei tramite morsetto per portarla alla N degli stessi magnetotermici che alimento con O1 e O2.
Tutti gli ingressi SW del pro 4 rimarrebbero scollegati.
In questo modo potrei dare o togliere tensione alle linee tramite comando manuale, Alexa, ifttt e qualsiasi cosa possa tornarmi utile in futuro.
In linea generale tramite ifttt aggancerei lo stato di O1 e O2 alle modalità home ed away di tado così che il geofencing di tado tolga automaticamente tensione alle linee luci e prese quando sono fuori casa e dia automaticamente tensione quando mi avvicino a casa.
Nel quadro ho spazio per aggiungere 6 moduli, quindi aggiungendo il pro 4 e il magnetotermico da 10A per la nuova linea resterebbe spazio per ulteriori 3 moduli (2 dei quali mi piacerebbe usarli per inserire un differenziale magnetotermico da 25A a riarmo automatico con modulo wifi, gewiss GWD4229P, in sostituzione dell'attuale differenziale che occuperebbe 4 moduli in luogo dei 2 dell'attuale, ma questa è un altra storia)
Quindi con gli ingombri, ci sto.
Per quanto riguarda il differenziale, se non mi sono perso qualcosa per strada, il nuovo assetto così cablato non dovrebbe impedirne il corretto funzionamento ne dovrebbe causarne interventi intempestivi.
Per quanto riguarda amperaggi e potenze in gioco, nel peggior scenario possibile su O1 e O2 non potrei mai avere più 10 ampere per singola uscita e mai più di 20 ampère totali (valore totale difficile da raggiungere essendo collegate alla linea luce solo lampade led, la cappa della cucina, accesa comunque di rado e per poco, ed in fine la presa dello specchio in bagno che alimenta solo il caricabatterie dello spazzolino da denti una volta a settimana) che si tradurrebbero in 2300W per singola uscita e 4600W in totale (calcolo medio a spanne senza la variabile dello sfasamento e assumendo che la tensione sia fissa a 230V, quindi ragionevolmente verosimile ma non preciso) quindi rientro nei limiti dei 16A per canale e 40A totali del pro 4 con la sicurezza che se anche il magnetotermico della linea prese avesse problemi, il differenziale magnetotermico a monte di tutto non lascerebbe comunque passare più di 25A dall'intero impianto, scenario comunque inverosimile in quanto ho attivato una fornitura da 3KW che non lascia ampi margini, quindi difficilmente passeranno più di 14A dal differenziale, fatto che mi infonde un senso di sicurezza spero non effimero.
Ora, nella mia testa questo è tutto bello e funzionante, ma dalla teoria alla pratica è risaputo che si può sempre riscontrare qualche differenza.
Quindi chiedo, qualcuno di voi che questi apparecchi li ha già avuti in mano, ha qualche suggerimento da dare o rileva nel post qualche fallacia logica da evidenziare?
È già noto qualche caso in cui il dispositivo è stato usato in questo modo e si ha magari già un riscontro positivo?
Vediamo se ci sono altre sviste.
A cosa serve la domotica?
Facile, ad automatizzare le grow box!
Facile, ad automatizzare le grow box!
Ciao, io trovo alquanto strano decidere di riempire casa di oggetti domestici e poi spegnerli perchè consumano. Perdonami, ma se non sei disposto a sostenere i consumi o energetici della demotica eliminala.
Detto questo io non riempirei mai un quando al limite aggiungendo dei dispositivi elettronici, c’è il rischio di sovratemperature.
Considera che i quadri con elettronica normalmente sono riempiti al 50% o sono ventilati in maniera forzata.
Io a casa mia non userei uno shelly per accendere e spegnere interi circuiti, questi dispositivi sono studiati per comandare utenze singole che hanno dei cicli acceso/spento diversi da interi circuiti (Luce/FM)
Detto questo io non riempirei mai un quando al limite aggiungendo dei dispositivi elettronici, c’è il rischio di sovratemperature.
Considera che i quadri con elettronica normalmente sono riempiti al 50% o sono ventilati in maniera forzata.
Io a casa mia non userei uno shelly per accendere e spegnere interi circuiti, questi dispositivi sono studiati per comandare utenze singole che hanno dei cicli acceso/spento diversi da interi circuiti (Luce/FM)
Allora.Mala ha scritto: ↑lunedì 25 luglio 2022, 8:52Ciao, io trovo alquanto strano decidere di riempire casa di oggetti domestici e poi spegnerli perchè consumano. Perdonami, ma se non sei disposto a sostenere i consumi o energetici della demotica eliminala.
Detto questo io non riempirei mai un quando al limite aggiungendo dei dispositivi elettronici, c’è il rischio di sovratemperature.
Considera che i quadri con elettronica normalmente sono riempiti al 50% o sono ventilati in maniera forzata.
Io a casa mia non userei uno shelly per accendere e spegnere interi circuiti, questi dispositivi sono studiati per comandare utenze singole che hanno dei cicli acceso/spento diversi da interi circuiti (Luce/FM)
Partiamo dal presupposto che dire/scrivere un "perdonami" buttato li non ti autorizza a scrivere boiate che risultano offensive.
Ragiona.
È più probabile che la questione dei consumi in standby mi pesi sul portafogli per qualche centesimo a settimana o che mi pesi sulla coscienza dato che quei consumi generati per nulla vanno indirettamente a generare inquinamento che, di fatto, sarebbe evitabile con qualche accorgimento?
Il ragionamento di base è che sono si abbastanza egoista da essere disposto a generare consumi extra (finché sono ragionevoli) per trarne vantaggio potendo godere di qualche comfort in più, ma nei momenti in cui non sono in casa e non posso trarre alcun vantaggio da una grossa fetta dell'impianto, allora non mi sta bene che un intero pianeta debba pagare lo scotto della mia comodità se posso ingegnarmi per evitarlo.
È una piccolezza che serve solo a me per farmi sentire un po' più sereno per quanto poco significativo, ognuno ha la sua sensibilità sull'argomento e va bene, ma sarebbe buona norma evitare di sparare giudizi sul prossimo, ancor di più trattandosi di estranei che non conosci e a maggior ragione se non si è in grado di comprendere di cosa si sta parlando.
I tuoi giudizi nei miei confronti non sono dunque richiesti.
Ma è ben gradito un contributo costruttivo in merito ad i quesiti sopra esposti.
Per quanto riguarda l'ultima parte del messaggio, non mi pare il caso di preoccuparsi delle temperature di un quadro contenente 5 interruttori e uno shelly, se si dovesse surriscaldare i problemi sarebbero ben altri e mi preoccuperei più delle sezioni dei cavi e dello stato dei contatti che probabilmente offrono una superficie di contatto troppo ridotta a causa di collegamenti mal fatti.
Per il fatto di accendere o spegnere interi circuiti, non credo sia un problema, in fondo è progettato per sostenere dei carichi, carchi da ben 40A, valore che in rari e brevi picchi massimi arriverei a sfruttare al 25%.
Al di là dell'opinione personale, ci sono casi documentati in cui questo genere di utilizzo ha dimostrato di essere fonte di problemi?
A cosa serve la domotica?
Facile, ad automatizzare le grow box!
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